Porto Azzurro su nauticareport.it
Su nauticareport.it, news, storie e report di nautica e turismo, viene segnalato nella categoria 'Turismo e Ormeggi' il porto elbano di Porto Azzurro.
Riportiamo la presentazione pubblicata dal portale online di nautica:
Porto Azzurro è un comune della provincia di Livorno, situato sulla costa dell'Isola d'Elba e bagnato dal Canale di Piombino.
Dallo stemma del Comune di Porto Azzurro è possibile individuare le origini del paese che risalgono al 1600 da parte del regime spagnolo. All’interno dello stemma, diviso in quattro parti, nel primo e nel quarto rosso raffigura il Castello con tre torri e una stella d’oro.
Porto Azzurro - Immagine d'epoca - Da www.portoazzurroapp.com
Nel secondo e nel terzo interno Porto Azzurro di colore argento un’ancora in nero, dove un delfino verde è attortigliato con il capo in giù.
Il Castello indicato nello stemma raffigura la fortezza spagnola costruita da Filippo III di Spagna nei primi anni del XVII secolo e dove la stella ne indica la sommità del promontorio. Mentre il delfino, rimane in ricordo della precedente unione sotto il nome di Lungone, poi Longone o Porto Longone, alla comunità di Capoliveri.
Porto Azzurro - Forte di Portolongone
Mentre le varie vicende storiche portarono all’Elba numerose battaglie, resistenze e conquiste, anche il Forte di Portolongone fu prima occupato nel 1646 dalle truppe Francesi, ma poi dopo pochi anni, gli spagnoli riconquistarono la fortezza.
L’agglomerato cittadino risiedeva nella zona sottostante la fortezza spagnola chiamata, la “marina”.
Porto Azzurro - La Marina
Fu influenzato da questi passaggi “esterni” di truppe di varia nazionalità, anche perché la posizione della “marina” era ottimale come scalo merci e di rifugio per le navi.
La sua economia, anche per il clima mite della zona, si sviluppò soprattutto in quella agricola e ittica. Nel frattempo il territorio passò al Regno di Napoli che rimase fino al 1801, dove poi le truppe Napoleoniche lo ricevettero fino alla presenza di Napoleone che divenne “Sovrano dell’isola d’Elba”.
Porto Azzurro - La Marina
Dopo la caduta di Napoleone (1815) l’Elba passò al Granducato di Toscana e si arriva con ciò all’Unità d’Italia, dove con attenta riflessione e richiesta degli abitanti di Portolongone, ottennero nel 1947 la possibilità di cambiare nome al paese che diventò Porto Azzurro.
Inizia da allora una nuova storia di vita più indipendente dalla “Fortezza spagnola” che nel frattempo è una famosa Casa di Reclusione.
Porto Azzurro - Veduta da Monte Castello
Economia e turismo
Pur riconoscendo il Carcere, Porto Azzurro, inizia con gli anni 50/60’ a sviluppare il turismo e come tutta l’Isola d’Elba, diventa una delle mete preferite di migliaia di turisti italiani e stranieri.
Nel territorio circostante sussiste, affiancando il turismo balneare, una non marginale attivita' agricola (soprattutto frutticoltura e viticoltura) e nei dintorni si ammirano belle campagne coltivate, come nella piana di Mola e nelle valli di Monserrato e Reale.
Porto Azzurro - La spiaggia di Reale
Le spiagge principali sono:
Barbarossa, Reale, La Rossa, La Pianotta, Mola
Cucina
La cucina dell'isola d'Elba è da considerarsi parca anche nei piatti più elaborati. Tutto questo sta a significare le nozioni culinarie degli elbani sono il frutto di una teoria ininterrotta di migrazioni, occupazioni da parte di popoli diversi, uniti dalla povertà, dal destino di lavoro duro (in miniera, sul mare, delle vigne).
Spaghetti con la margherita (granseola)
E' il caso della schiaccia briaca (originariamente astemia visto il Corano) che raccoglie ingredienti tipici della cucina orientale (pinoli, uvetta di Smirne, noci).
La grande quantità e qualità del pesce favorisce la preparazione di piatti come il polpo lesso, che all'Elba si mangia "alla forchetta", gli zerri fritti, o marinati, la zuppa di favolli, i totani e le seppie cucinati in vari modi, le minestrine di pesci di scoglio e bietole, gli spaghetti con la margherita, e tanti altri. (www.elba-agriturismo.it)
Raggiungere l'Elba In traghetto
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Il porto
Porto Azzurro ha usufruito e valorizzato la sua “marina” già dai tempi degli spagnoli, base importante del traffico di merci destinate alla Fortezza e di riparo per flotte di mercantili e da guerra.
Con la trasformazione della Fortezza spagnola in carcere, il porto diventa ufficialmente commerciale e lo Stato inserisce una linea traghetto per il servizio traghettamento dei detenuti, anche per l’Isola di Pianosa, dove fino a pochi anni fà era presente un carcere di massima sicurezza.
Porto Azzurro - Il porto
Con lo sviluppo del turismo, la chiusura del Carcere di Pianosa, la diminuizione della presenza di detenuti nel carcere di Porto Azzurro, la marina, si avvia a diventare un porto esclusivamente turistico, oggi in fase di completamento, con la possibilità di ampliare l’ormeggio a numerosi natanti di ogni misura.
Il Porticciolo è situato nel centro della Baia, porto turistico di porto azzurro una delle più sicure dell’ Isola d’ Elba, realizzato da pontili galleggianti, muniti di attrezzature e servizi indispensabili all’ormeggio.
Porto Azzurro - La Marina
Bastano pochi metri dalla barca per essere nella Piazza principale del paese e avere a disposizione tutto lo shopping di Porto Azzurro, oltre a Pizzerie e Ristoranti, Bar e Locali notturni. Nel porto è possibile fare carburante al proprio natante grazie alla presenza di un distributore apposito in banchina di attracco.